Ho deciso di ospitare, di quando in quando, le poesie che compone la mia compagna. Sono intense, profonde, dai colori forti, rivelano un aspetto della sua personalità altrimenti quasi insospettabile, tenuto gelosamente nascosto in un angolo di sè…un lontano canto di sirena, e allora…il naufragar m’è dolce in questo mare.

 

E io non so capire
il tuo bel pensiero regolare
se solo lo seguissi non mi perderei nelle stanze vuote, chiuse a chiave o imbiancate di fresco,
aprirei il portone d’ingresso direttamente
non cercherei di entrare dal giardino sul retro,

se percorressi i rintocchi del tuo tempo,
imparerei il gorgoglio gentile dell’attesa,
non precipiterei ad ogni passo nelle forre e nei fossi,
se per azzardo ti guardassi da lontano
saprei cosa chiedere senza voler anticipare la risposta
se imparassi a chiudere la porta quando spira freddo dalle tue parti
saprei dare una direzione ai miei passi e un nome alle cose

Ma se infine mollo àncora e ormeggi
mi accogli per sempre nel manto erboso del tuo calore
e la tua voce sembra assecondare il moto interno del mare.

15 settembre 2016,

Ginevra Costantini

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