In cielo e in terra, un’Apocalisse. Primi di settembre, tempo instabile e per questo i cieli sono tormentati, convulsi così come, là sotto, sono le montagne anch’esse accavallate in un girone caotico e infernale di picchi, precipizi, pareti verticali, strati su strati di rocce ora grigie, ora rosse, talvolta violacee.
Una terra sconvolta apparentemente da chissà quali cataclismi che, un tempo lontano, hanno spinto verso l’alto immani formazioni rocciose. Invece no! le Dolomiti hanno questo aspetto così primordiale solo perché…stanno subendo lo stesso processo di disgregazione della Cappadocia. Destino comune. Queste meraviglie della natura sono destinate a “sciogliersi”, a scomparire, a trasformarsi in granelli di sabbia sotto l’azione incessante e implacabile dell’erosione e del tempo. Non ne resterà nulla, solo morbide colline e allora queste montagne di bellezza selvaggia e incomparabile, le guardo con ancor maggiore intensità e stupore, le osservo a lungo, le fisso in queste immagini come se avessi paura di vederle sparire, non tra millenni ma domani stesso….

Le foto sono state scattate tra il 2 e il 10 settembre 2017 durante le vacanze in Val Pusteria.

 

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